Polizia Penitenziaria, ecco l’accordo per la stabilizzazione distaccati
Written by RedazioneARRUOLAMENTI NELLA POLIZIA PENITENZIARIA
Nell’imminente futuro l’Amministrazione dovrà procedere all’assunzione di ulteriori unità di Polizia penitenziaria.
➢ n°1113 unità interessate dal turn-over previsto per l’anno 2021;
➢ n°236 assunzioni straordinarie previste dalla Legge di Stabilità 2018;
➢ n°277 assunzioni straordinarie previste dalla Legge di Stabilità 2019.
In ragione di ciò, si prospetta l’assunzione di 1626 unità di Polizia penitenziaria che saranno reperite:
✔️ per il 40% (650 unità), attraverso lo scorrimento della graduatoria degli idonei non vincitori del concorso 754 agenti di Polizia penitenziaria (elevato a 938), ossia esclusivamente i partecipanti all’aliquota riservata ai “civili”;
✔️per il restante 60%, attraverso la pubblicazione di un nuovo Bando di concorso per 976 unità, di cui 732 uomini e 244 donne, riservato ai VFP1 E VFP4.
Vi terremo aggiornati.
LA SEGRETARIA GENERALE SIPPE
Polizia Penitenziaria; ecco l’esito della riunione sulla stabilizzazione del personale distaccato
Roma, 15 sett. 2020 - Firmato, non all'unanimità, l'Accordo che sancisce la stabilizzazione del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria in posizione di distacco da lungo tempo negli Istituti Penitenziari per motivi di servizio e per gravi motivi (ex art.7). Il provvedimento riguarderà il seguente numero di distacchi:
✔️ N.47 unità per motivi di servizio in uscita dal Dap;
✔️ N.33 unità per motivi di servizio in uscita da Sedi diverse;
✔️ N.18 unità per gravi motivi in uscita dagli II.PP.;
✔️ N.2 unità in uscita dalle SFAP per gravi motivi.
Altresi', saranno stabilizzati anche N.123 unità per i provvedimenti per gravi motivi disposti dai PRAP. L'Accordo prevede la stabilizzazione di tutti coloro che alla data del 31 dicembre 2019, con provvedimento della DGPR o di un PRAP, siano stati distaccati in maniera continuativa per un periodo pari o superiore a 6 anni. A margine dell'incontro il DG, accogliendo le istanze delle compagini sindacali, ha inteso avviare un confronto sullo stato di agibilità delle CC.OO.RR. e la relativa posizione del personale. Identica riflessione varrà per il Servizio Cinofili nonché uno specifico punto della situazione verrà fatta circa la sorte di 34 ispettori dell'ultimo Corso di Formazione non interessati dal rientro in sede per una scelta diversa dell'Amministrazione.
La Segreteria Generale
De Pasquale, (SIPPE): “Polizia Penitenziaria entra nella Direzione nazionale antimafia. Un traguardo importante”.
Ai sensi della legge 132/2018, il Corpo di Polizia Penitenziaria entrerà, con un proprio Nucleo, nella “Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo”. Lo rende noto il Presidente del Sindacato Polizia Penitenziaria SIPPE Alessandro De Pasquale che considera questo ulteriore compito un punto di partenza per una polizia penitenziaria sempre più specializzata nel contrasto della criminalità. “In un primo momento saranno 7 le unità a diretta disposizione del Procuratore Nazionale Antimafia – spiega il Presidente del Si.P.Pe – ma le unità da impiegare potrebbero essere molte di più, circa 20”. Se queste sono le premesse – conclude De Pasquale – riteniamo che la gestione Petralia sia positiva in quanto tende anche a valorizzare il Corpo di Polizia Penitenziaria.
Olanda, Sippe: “troppe aggressioni in carcere, occorrono interventi urgenti. Basta chiacchiere”
Il Segretario Generale del SIPPE Carmine Olanda scrive al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in relazione alle aggressioni in carcere da parte dei detenuti nei confronti delle donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria
SUICIDI POLIZIA PENITENZIARIA, SIPPE SCRIVE A VICE CAPO DAP TARTAGLIA
"Non serve la contemplazione dei nostri colleghi morti ma bisogna dare alle donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria un concreto obiettivo, poggiato su regole chiare ed inserite nel nostro ordinamento giuridico". Dichiara il Presidente del SIPPE Alessandro De Pasquale in una nota trasmessa oggi al Vice Capo del DAP Roberto Tartaglia a cui è stato anche chiesto un incontro urgente sul fenomeno.
Massimo Giletti sotto scorta per minacce: solidarietà del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria)
Da poche settimane, al conduttore Massimo Giletti, è stata assegnata la scorta dei Carabinieri perché minacciato dal mafioso Filippo Graviano a causa delle denunce che Giletti ha fatto nelle puntate “Non è la l’ Arena” sui numerosi detenuti che hanno beneficiato della detenzione domiciliare a causa dell’emergenza sanitaria. A darne notizie è il Segretario Generale del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda che a nome di tutti i Dirigenti che compongono il Sindacato, esprime solidarietà e vicinanza al conduttore. La decisione di assegnare la scorta a Massimo Giletti – continua Olanda – sarebbe scattata a causa di alcune intercettazioni che l’Autorità Giudiziaria stava svolgendo su alcuni mafiosi. Dalle intercettazioni si sentivano i mafiosi che parlavano tra loro dicendo: “Il ministro fa il suo lavoro e questi… Giletti e Di Matteo rompono la minchia”. Il Giudice Nino Di Matteo doveva essere il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, invece misteriosamente, la scelta era caduta su Basentini perché sarebbe emerso che Di Matteo non era gradito. Questa situazione è stata oggetto di duro confronto nel programma di Giletti. Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede - afferma Olanda - dopo le rivolte nelle Carceri, i numerosi detenuti inviati in detenzione domiciliare e gli avvisi di garanzia recapitati in modo anomalo alla Polizia Penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere, si sarebbe dovuto dimettere e invece è rimasto attaccato alla sua poltrona. L’attuale Governo – conclude Olanda – si è rivelato un fallimento, soprattutto in tema di carceri e sicurezza. Siamo vicini al Conduttore Massimo Giletti e al Giudice Nino Di Matteo che certamente continueranno a non piegarsi davanti alle minacce.
Roma, 10 agosto 2020