Il SIPPE, Sindacato Polizia Penitenziaria
Roma, 06 Feb. 2024 - Ci sono uomini e donne che ogni giorno ...
Ennesima denuncia del SIPPE e del SINAPPE sulla difficile
In seguito alla sentenza del TAR del Lazio che, valutando ...
Si innalza il tempo minimo di permanenza nella sede di prima ...
Si è svolta nella mattinata odierna, alla presenza della
Redazione

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Il SIPPE, Sindacato Polizia Penitenziaria, ha appreso da poco che presso il carcere di Udine nella mattinata odierna tre colleghi della Polizia Penitenziaria sarebbero finiti al Pronto Soccorso dopo aver subito un'aggressione da parte di un detenuto. Il poliziotto che ha subito il maggior danno fisico è  un ispettore che ha ricevuto una “pugnalata” sferrata dal ristretto utilizzando un manico di scopa, colpendolo  al volto e raggiungendo quasi la giugulare, tanto che si è  reso necessario l’intervento in maxillofacciale, prognosi ancora da definire.
Uno degli altri due colleghi hanno una prognosi di sette giorni mentre il terzo ancora in via di accertamenti. Anche nella serata di ieri un altro agente sarebbe finito al pronto soccorso dopo essere stato colpito al busto con violenza da un oggetto lanciato da un detenuto.
“La situazione all'interno del carcere di Udine  è  grave, sono a rischio costante i poliziotti, a seguito delle continue aggressioni da parte di soggetti problematici”. Lo dichiara il segretario Generale del Sippe Carmine Olanda che aggiunge: “Denunciamo ormai numerosi accessi al pronto soccorso da parte degli operatori penitenziari a causa delle diverse aggressioni che stanno subendo continuamente”. “Il personale della Casa Circondariale di Udine - continua Olanda - è  sottoposto a continue pressioni psicologiche dovute agli orari di lavoro che sono quasi sempre di 8 ore e anche a volte di più, tenendo conto che spesso i posti di servizio sono accorpati, venendo quasi certamente a mancare quelli che dovrebbero essere i livelli minimi di sicurezza concordati”. Secondo il Sippe la situazione all’interno del carcere di Udine è  insostenibile a causa della GRAVISSIMA carenza di personale, che non fa altro che mettere a rischio la propria vita; questi pochi agenti devono amministrare una popolazione detenuta di numero superiore alla capienza prevista.
“È giunto il momento - conclude Olanda - di avvicendare i vertici de carcere di Udine perché è inammissibile quanto accaduto che sembra ormai all’ordine del giorno”.

Roma 15.04.2024

Ufficio Stampa Sippe

Roma, 06 Feb. 2024 - Ci sono uomini e donne che ogni giorno incoraggiano, aiutano, sostengono, la vita di altri. Ci sono persone speciali che non si arrendono ed ispirano e quelle che compiono gesti eroici o del cuore. Tutto questo sono le eccellenze italiane: personalità del mondo della magistratura, delle forze dell’ordine, della politica, della medicina, del giornalismo e dello spettacolo che, con il proprio impegno quotidiano, valorizzano e mantengono l’equilibrio di una società “complessa”. A riconoscere forza, coraggio impegno è l’associazione Assotutela che ha ideato il premio dedicato alle "Eccellenze Italiane”, ospitato ieri pomeriggio in una cerimonia blindatissima presso la Sala Capitolare a Palazzo della Minerva.

Tra i premiati, il Prefetto di Roma Lamberto Giannini.

Continua a leggere la notizia sul quotidiano il MESSAGGERO.

Ennesima denuncia del SIPPE e del SINAPPE sulla difficile situazione in cui versa da anni il penitenziario di Velletri, dove quotidianamente si registrano eventi critici gravi.
In questi ultimi anni, addirittura, all’interno del carcere si è verificato anche l’omicidio di un detenuto oltre alle moltissime aggressioni poste in essere dai ristretti contro il personale, l’ultima delle quali avvenuta proprio ieri, 2 febbraio, con un tentativo di strangolamento ai danni dell’agente di turno che ha riportato lesioni giudicate guaribili in 15 giorni.
Si rammenta inoltre- dichiarano Santini del Sinappe e Olanda del Sippe - che nel carcere veliterno è presente un reparto ATSM - Articolazione Tutela Salute Mentale - all’interno del quale sono custoditi diversi soggetti psichiatrici, di difficile gestione.
L’istituto de quo attualmente conta la presenza di circa 630 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 420 posti, con un sovraffollamento stimato di circa 200 detenuti. Di contro, nonostante la previsione della pianta organica sia di 277 unità, ve ne sono amministrate solo 194 e se ne registrano operative ancor meno, circa 150.
Tutto questo non consente di attuare le disposizioni di cui all’articolo 2 del DPR 230/2000 e, non solo, si ripercuote negativamente sull’organizzazione del lavoro, facendo saltare le disposizioni contrattuali di ogni livello.
Alla luce di ciò appare pleonastico ribadire l’urgente necessità di integrare l’organico esistente al fine di dare supporto al personale in servizio e risollevare le sorti di un carcere quasi affossato, dove il rischia di perdere il controllo della sicurezza è ormai all’ordine del giorno.
Lo dichiarano il Segretario Generale del SINAPPE Roberto Santini e Carmine Olanda del Sippe, sindacato affiliato al Sinappe.

Leggi la lettera inviata ai vertici del DAP

In seguito alla sentenza del TAR del Lazio che, valutando incostituzionale la disparità tra pubblico e privato, ha annullato una parte del decreto n.206/2017 attuativo della Riforma Madia (nella parte in cui aveva previsto, in caso di assenza per malattia dei dipendenti pubblici, 7 ore di reperibilità, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18), l’INPS ha disposto il ripristino delle precedenti fasce orarie entro le quali i dipendenti pubblici (come avviene per quelli dipendenti del settore privato) potranno ricevere le visite fiscali di controllo. Il Dap, a seguito di tale sentenza, dispone il ripristino degli orari che sono: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, compreso i giorni festivi.

Leggi la circolare del DAP

Si innalza il tempo minimo di permanenza nella sede di prima assegnazione degli Agenti in prova, dei Vice Ispettori in prova e dei Commissari capo, che passa da due a quattro anni in caso di sede ordinaria e da uno a due anni nel caso di sede disagiata. Si interviene poi in merito al trattamento economico e previdenziale e ai benefici a favore del personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Il Consiglio dei Ministri ha poi convenuto sull’istituzione di un fondo di circa 100 milioni di euro, destinato all’avvio della previdenza complementare dedicata, alla tutela legale e assicurativa e agli emolumenti accessori per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico; tale fondo sarà disciplinato da disposizioni che verranno inserite, attraverso appositi emendamenti, in un veicolo legislativo che ne consenta l’operatività a decorrere dal 1° gennaio 2024. Si aggrava la pena per le ipotesi in cui la violenza, minaccia o resistenza a un pubblico ufficiale siano poste in essere nei confronti di un ufficiale o di agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria. Si autorizzano gli agenti di pubblica sicurezza a portare senza licenza un’arma diversa da quella di ordinanza quando non sono in servizio. Si aggrava la pena prevista per il delitto d’istigazione a disobbedire alle leggi, se è commesso al fine di far realizzare una rivolta all’interno di un istituto penitenziario, a mezzo di scritti o comunicazioni dirette a persone detenute. Inoltre, si introduce il delitto di rivolta in istituto penitenziario, che punisce chiunque promuove, organizza e dirige una rivolta all’interno di un istituto penitenziario e chi vi partecipa, prevendo specifiche aggravanti.

La Segreteria Generale Sippe

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