Il SIPPE, Sindacato Polizia Penitenziaria
Roma, 06 Feb. 2024 - Ci sono uomini e donne che ogni giorno ...
Ennesima denuncia del SIPPE e del SINAPPE sulla difficile
In seguito alla sentenza del TAR del Lazio che, valutando ...
Si innalza il tempo minimo di permanenza nella sede di prima ...
Si è svolta nella mattinata odierna, alla presenza della
Redazione

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Nella mattinata di oggi (04.07.2023) si è tenuto presso il DAP l’incontro sulla mobilità connessa all’assegnazione del 181° corso allievi agenti. È stato criticato il metodo posto in essere dall’Amministrazione in ordine alla distribuzione delle risorse; la Parte Pubblica ha fornito una serie di numeri, quelli degli allievi del 181° corso (1393 unità in tutto), che non verranno distribuiti sulla scorta di quelle che sono le reali e calcolate esigenze degli istituti, semplicemente perché queste si disconoscono. A riprova di ciò, provocatoriamente, abbiamo ribadito a chi presiedeva il Tavolo, la necessità di dirimere, una volta per tutte, alcune perplessità legate alla composizione degli organici, in particolar modo in presenza di aperture di nuovi padiglioni o cambiamenti imponenti all’interno dei penitenziari. Domanda a cui l’Amministrazione, prevedibilmente, non ha saputo rispondere. Il Sindacato ha dunque incalzato chiedendo se, ai fini di un’adeguata assegnazione, non sarebbe più opportuno prendere in considerazione il residuo del congedo ordinario (che in molte realtà tocca numeri da capogiro), chiaro indice della carenza organica. Così come non si può non ragionare sulla distribuzione non omogenea degli appartenenti al ruolo sottufficiali e quello agenti/assistenti, altro dato che influisce innegabilmente sulla mobilità. Ma anche qui, la risposta tanto bramata, non è giunta. È evidente che lo schema presentato dall’Amministrazione non soddisfa. E anche se il prossimo coinvolgimento delle strutture regionali, anticipato dal dott. Parisi, può aiutare, servirà mettere in campo elementi diversi, migliori, più chiari di quelli offerti: valutare l’utilizzo del lavoro straordinario, ad esempio, potrà far comprendere l’eventuale sofferenza degli Istituti. Inoltre, non ci soddisfa affatto, e lo diciamo da tempo, la poca considerazione riservata al comparto minorile, mortificato, anche in questo caso, con la prevista assegnazione di 20 uomini e 30 donne che, più che il frutto di una valutazione attenta ed un esame precipuo delle difficoltà degli uffici EPE o degli II.PP.MM., sembra essere l’ennesimo numero scritto a caso! La riunione è stata aggiornata al 18 luglio 2023. Per quella data auspichiamo ricevere risposte concrete, totalmente assenti nella seduta odierna.

Vi terremo aggiornati.

La Segreteria Generale Sippe

Roma, 3 luglio 2023 - Nella mattinata odierna si è svolto il secondo incontro relativo alla nuova stesura del D.M. sulla ripartizione della dotazione organica generale del Corpo di Polizia Penitenziaria. Il direttore generale del personale, che ha presieduto il tavolo, ha comunicato ai presenti che saranno 1663 le unità da distribuire nei vari Istituti e Servizi, compresa la Giustizia Minorile: unità, queste, che sono il frutto di una serie di norme di assunzione che si sono susseguite nel tempo. Il Direttore Generale in questione ci ha altresì comunicato che rispetto alla prima riunione, è stata effettuata una diminuzione del personale della struttura dipartimentale, con contestuale aumento di personale nei territori nei vari ruoli, oltre un aumento del N.I.C. Si continua a parlare di numeri, di amministrati ma non dei presenti. Quando si assegnano unità in determinati territori, si tiene conto di quelle realtà dove è presente, ad esempio, un numero significativo di residuo giorni di congedo ordinario? Oppure di quanti poliziotti, in quelle realtà, fruiscono di permessi L.104? O per di più, si è ragionato, sul trend dei pensionamenti? Esaminando la Tabella B, inoltre, sorge una riflessione: quante unità occorrono per aprire un nuovo padiglione detentivo? Sono state considerate nella distribuzione organica le prossime aperture dei padiglioni, ad esempio, di Civitavecchia e Sulmona? Urge, a nostro parere, scorporare i N.T.P. dai reparti, così come i Nuclei Aeroportuali, i Varchi del Tribunale e i reparti di medicina protetta. La Giustizia Minorile: dalle iniziali 2000 unità, come da relazione tecnica, si arriva a 1550 unità totali, con un incremento, rispetto al DM precedente, di “soli” 160 unità che dovrebbero essere sufficienti per garantire un corretto funzionamento dei Nuclei di Esecuzione Penale, in linea con i compiti assegnati. Bene per l’incremento, ma ovviamente non basta. Poche e insoddisfacenti risposte vengono fornite a chi, davvero, vuole cercare di migliorare non soltanto dei numeri, ma un contesto lavorativo fatto di disagio e precarietà lavorativa. L’Amministrazione sembra rimanga impassibile di fronte a certe tematiche, trincerata dietro un vincolo normativo o altro, che produce ulteriore scollamento da parte del personale di Polizia Penitenziaria a cui, di contro, va chiesta sempre la massima professionalità e precisione. Secondo il Direttore Generale, infine, da una consultazione del sistema Gusweb, sarebbero assenti, ogni giorno e a vario titolo, circa 8000 agenti su in organico, attuale, di circa 37000 unità: il un dato che deve preoccuparci? A noi, questa metodologia, non piace perché non soddisfa e non rappresenta alla politica un reale quadro d’insieme. Vi terremo aggiornati. La Segreteria Generale Si.P.Pe.
Giovedì, 08 Giugno 2023 00:00

LE NUOVE REGOLE DEI CONCORSI PUBBLICI

Tempi stretti e scadenze: con le nuove indicazioni i concorsi dovranno concludersi nel giro di sei mesi e le procedure concorsuali saranno totalmente digitalizzate. Eliminata prova orale: per le posizioni “non apicali”, i concorrenti dovranno affrontare solo la prova scritta fino al 2026. Equilibrio di genere: in ogni bando sarà indicata dalla rispettiva amministrazione la percentuale di “rappresentatività dei generi”; per le candidate in gravidanza o in allattamento verranno predisposte prove asincrone. Requisiti e servizio civile: potranno essere dichiarati idonei anche coloro che rientreranno nel 20% dei posti successivi all’ultimo di quelli banditi; sarà inoltre prevista l’introduzione di una quota di posti per coloro che hanno svolto il servizio civile.

8 giugno 2023La segreteria generale

I dati forniti parlavano di 1663 unità da assegnare in linea generale, di cui 473 verso il D.G.M.C. Relativamente l’incremento di 223 unità per la sede DAP, serviranno per le articolazioni delle nuove Direzioni Generali. U.I.E.P.E. di Roma, che riguarda un distretto molto ampio, verranno assegnate, con la bozza attuale, solo 66 unità. Si rilevano criticità in alcuni territori come, ad esempio il PRAP Padova, il PRAP Torino e il PRAP Milano che hanno visto radicali ridimensionamenti, in difetto, dei propri organici, con inevitabili ripercussioni sui territori. L’interlocuzione con i territori è importante, per comprendere appieno le difficoltà in ordine alle nuove strutture o per la tipologia dei detenuti. Tornando all’importanza dei numeri, si è evidenziato che un Gruppo di Lavoro, a suo tempo istituito, stabilì che il rapporto agente/detenuto dovesse attestarsi allo 0,62%. Orbene, in alcuni istituti, tale coefficiente è rispettato, mentre in altri è pericolosamente distante! Sono state infine poste all’attenzione della Parte Pubblica, propedeutica per la prossima riunione, una analisi sull’incidenza dei Reparti relativamente i varchi Tribunali, i Nuclei Aereoportuali e i Reparti di medicina protetta: più in generale i nuclei operativi, in organico separato al reparto.

La riunione è stata rinviata ad altra data. Roma 19 aprile 2023

La proposta di legge, tra le altre cose, attribuisce a un eventuale decreto del Presidente della Repubblica di disporre il trasferimento del DSG al Ministero dell’interno. A tale fine, l’articolo 5 della presente proposta di legge riconosce un termine di diciotto mesi per valutare sia il concreto andamento in seno al Ministero della giustizia di tale Dipartimento sia le esigenze di razionalizzazione del sistema della sicurezza pubblica nel suo complesso. Entro tale termine, dunque, con apposito decreto del Presidente della Repubblica, si potrà disporre il trasferimento del nuovo Dipartimento da un Ministero all’altro. A parer del Sippe, questa ambiziosa proposta di legge difficilmente sbarcherà in assemblea per una sua altrettanto coraggiosa approvazione. Sospendiamo il giudizio e lasciamo alle generazioni future la valutazione dei fatti.

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