Redazione
Con vittoria di FdI, polizia penitenziaria auspica divorzio con Ministero della Giustizia e Dap.
“Diversi esponenti del centrodestra hanno sempre promesso una riforma epocale per il Corpo di Polizia Penitenziaria, prevedendo anche un suo passaggio al Ministero dell’Interno e la fine della subordinazione gerarchica con direttori penitenziari e magistrati fuori ruolo”. Lo dichiara il presidente del Sindacato Polizia Penitenziaria Sippe Alessandro De Pasquale all’indomani del risultato elettorale che vede il centrodestra maggioranza del paese. “È finito il tempo delle promesse, adesso le donne e gli uomini della polizia penitenziaria vogliono i fatti - afferma De Pasquale - è quindi arrivato il momento di staccarsi da chi non indossa l’uniforme e da un Ministero della Giustizia che, a quanto pare, sembra vedere la polizia penitenziaria come un problema e non come una risorsa fondamentale per la sicurezza delle carceri e del nostro paese”. Con il centrodestra al governo - conclude il Sindacalista - auspichiamo un divorzio immediato con il Ministero della Giustizia e con i vertici del Dap.
Roma, 26 settembre 2022
Sippe, anticipo missioni: “il vice Capo Dap Cantone indica la soluzione auspicata dal Sippe
Roma, 26 Agosto 2022- Avevamo fatto diverse note negli anni, in particolare presso il Provveditorato della Puglia, dove con l’allora gestione Cantone eravamo riusciti a risolvere la questione anticipo missioni, più volte da noi segnalata. Con il cambio dei vertici del Prap Puglia/Basilicata, purtroppo la situazione sembra tornata come prima, costringendo il nostro sindacato ad intervenire nuovamente. Per fortuna, il nuovo vice capo Dap Carmelo Cantone, a cui è stata riproposta la vicenda, ha preso penna e calamaio ed ha fornito indicazioni precise che vanno verso la giusta direzione.
RAPPRESENTATIVITÀ SINDACATI POLIZIA PENITENZIARIA: Colpi di scena!
Ecco i dati che il DAP ieri ha reso pubblici.
Grazie al Sippe (e lo diciamo con orgoglio), il Sinappe continua ad essere il secondo sindacato della Polizia Penitenziaria. Tali SPP e CONSIPE non sembra abbiano raggiunto la rappresentatività. Colpo di scena per la CGIL che guadagna un 5% (risicato). Il CNPP sembra non aver raggiunto il 5% ma, a quanto pare, sarà comunque presente al tavolo delle trattative avendo firmato il precedente accordo sindacale. Non si escludono comunque contestazioni e ricorsi, quindi la partita non sembra conclusa.
Dap condannato al maxi risarcimento del danno per la lunga durata del concorso ispettori
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sul ricorso proposto dagli ispettori di polizia penitenziaria, accoglie, in parte, il ricorso e, per l'effetto, condanna il Ministero della giustizia, ai sensi dell'articolo 34, comma 4, del codice processuale amministrativo a proporre ai ricorrenti, a titolo di risarcimento del danno, il pagamento di una somma di denaro da liquidare nei termini e in applicazione dei criteri indicati in motivazione. Condanna l’amministrazione al pagamento in favore di ricorrenti delle spese di giudizio, pari ad euro 5.000,00 (cinquemila/00), oltre accessori di legge. A giudizio del Collegio, dunque, il danno va stimato, in via equitativa, nella misura: - dei 2/3 della retribuzione (al netto di oneri fiscali e previdenziali) che i ricorrenti avrebbero potuto percepire ove fossero stati tempestivamente immessi in servizio nella qualifica superiore; - dei 2/3 del danno patito da ciascuno dei concorrenti per l'impossibilità di conseguire, nel corso del rapporto d'impiego, i vantaggi economici legati alla progressione di carriera ove immessi in ruolo tempestivamente. Il periodo di riferimento può essere ricompreso - tenuto conto della natura ordinatoria dei termini per la conclusione delle procedure concorsuali e del grado di probabilità di insorgenza di ostacoli al regolare svolgimento di qualsivoglia selezione con elevato numero di candidati, che consente di considerare accettabile e fisiologico un ritardo contenuto entro ragionevoli limiti temporali - nell’intervallo di tempo decorrente dal 1° gennaio 2012 fino alla data di effettiva nomina a vice ispettore. Lo stesso TAR, ma collegio diverso, aveva invece rigettato medesimi ricorsi nonostante le richieste fossero tutte identiche. In ogni caso per le sentenze di rigetto, anche in forza di tale decisione, essendo ancora in termini, si sta proponendo appello al Consiglio di Stato.
Riferimento sentenza n. 08157/2022 REG.PROV.COLL. N. 08840/2019 REG.RIC.
CARCERE TEMPIO PAUSANIA: DISORDINI E SEQUESTRO.
DE PASQUALE (SIPPE) : “ORA SUBITO ISTITUZIONE GRUPPO SPECIALE DI PRONTO INTERVENTO”.
Roma, 17.06.22 : Nella serata di ieri, all’interno del carcere di Tempio Pausania, si sarebbe scatenata una protesta da parte di alcuni detenuti. Tutto sarebbe iniziato alle 19.00 circa , quando un notevole numero di facinorosi che sarebbero stati spinti da futili motivi, avrebbero sequestrato due agenti e li avrebbero minacciati con dei coltelli e puntando la lama degli stessi alla gola dei poliziotti, si sarebbero impossessati delle chiavi, fomentando la ribellione. Dopo l’intervento degli altri poliziotti, la sicurezza sarebbe stata ripristinata, anche grazie alla non facile mediazione condotta personalmente dal Comandante. “Continuano le aggressioni, i disordini all’interno delle carceri italiane. Situazione giunta al limite”. A dichiararlo è il Presidente del Sippe Alessandro De Pasquale che continua: “Dopo le note rivolte avvenute nel periodo Covid e i fatti di Santa Maria Capua Vetere, assistiamo ad una escalation di eventi critici negli istituti penitenziari, tra i quali continue aggressioni e disordini”. È opportuno creare un gruppo, ad ogni livello, di pronto intervento, ben equipaggiato ed addestrato, pronto ad intervenire in caso di necessità”. Secondo De Pasquale, “la legge c’è, bisogna solo attuarla e la stessa afferma che l’ordine e la disciplina negli istituti penitenziari garantiscono la sicurezza che costituisce la condizione per la realizzazione delle finalità del trattamento dei detenuti e degli internati”. Nel Lazio, conclude De Pasquale, il gruppo di pronto intervento c’è già ma occorre decretarlo a livello Nazionale, come fatto per il NIC e GOM con regole chiare e condivise.