Il SIPPE, Sindacato Polizia Penitenziaria
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“SIPPE, Rivolte nelle carceri, sicurezza condizione necessaria per il trattamento penitenziario”

8 Marzo 2020 - “Abbiamo scritto al Ministro perché le rivolte in atto, poste in essere in alcune carceri, tra cui Frosinone, Salerno, Modena, Poggioreale, devono far riflettere il Governo sulla necessità di riformare l’ordinamento penitenziario ma, soprattutto, la polizia penitenziaria, istituendo squadre antisommossa per ogni istituto e, soprattutto, eliminare la vigilanza dinamica e il regime aperto”.

A dichiararlo sono i massimi vertici del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria), Alessandro De Pasquale e Carmine Olanda. Le tante concessioni date ai detenuti negli anni - affermano i sindacalisti - non sembra abbiano prodotto l’effetto sperato, perché basta una giusta decisione del governo a tutela della salute di tutti, che fa comunque scatenare disordini che riteniamo strumentali. Siamo comunque preoccupati che questi disordini si allarghino a macchia d’olio.

La rieducazione del condannato non può avvenire se il Governo non investe sulla sicurezza delle carceri. Il Ministro della Giustizia dica al parlamento quanti condannati negli anni sono stati consegnati alla società civile “rieducati“. Il dato che potrebbe emergere farebbe venir fuori il fallimento del sistema penitenziario. Auspichiamo - concludono Olanda e De Pasquale - che il Governo mostri il pugno duro contro questi detenuti che hanno alzato la testa contro lo Stato.

Leggi la lettera al Ministro

Last modified on Domenica, 08 Marzo 2020 20:45
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