“Non voglio entrare nel merito delle dichiarazioni rese ieri in Tv dal dott. Nino Di Matteo, spero lo facciano quanto prima i politici in Parlamento ma se quanto da lui affermato fosse accertato, ci troveremmo davanti una brutta pagina per il mondo della Giustizia Italiana e a questo punto non sono sufficienti solo le dimissioni del Ministro della Giustizia Bonafede ma di tutto il Governo. Non si può far passare il grave messaggio che l’incarico a Capo del Dap non fu affidato al dott. Di Matteo perché non gradito dai mafiosi; se fosse accertata questa assurda ipotesi, sarebbe un fatto grave senza precedenti.“ Lo dichiara Alessandro De Pasquale presidente del SIPPE, Sindacato Polizia Penitenziaria. ”Con le dimissioni di Basentini - continua De Pasquale - auspicavamo che al Dap potesse finalmente arrivare un uomo forte e determinato come Nino Di Matteo, ma ancora le nostre aspettative sono state deluse e oggi, sentiti certi presunti retroscena, siamo molto preoccupati, il SIPPE spera davvero che la mancata nomina del dott. Di Matteo non sia conseguenza del contenuto delle intercettazioni raccolte in carcere”.
Roma, 4 maggio 2020