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Massimo Giletti sotto scorta per minacce: solidarietà del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria)

Da poche settimane, al conduttore Massimo Giletti, è stata assegnata la scorta dei Carabinieri perché minacciato dal mafioso Filippo Graviano a causa delle denunce che Giletti ha fatto nelle puntate “Non è la l’ Arena” sui numerosi detenuti che hanno beneficiato della detenzione domiciliare a causa dell’emergenza sanitaria. A darne notizie è il Segretario Generale del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda che a nome di tutti i Dirigenti che compongono il Sindacato, esprime solidarietà e vicinanza al conduttore. La decisione di assegnare la scorta a Massimo Giletti – continua Olanda – sarebbe scattata a causa di alcune intercettazioni che l’Autorità Giudiziaria stava svolgendo su alcuni mafiosi. Dalle intercettazioni si sentivano i mafiosi che parlavano tra loro dicendo: “Il ministro fa il suo lavoro e questi… Giletti e Di Matteo rompono la minchia”. Il Giudice Nino Di Matteo doveva essere il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, invece misteriosamente, la scelta era caduta su Basentini perché sarebbe emerso che Di Matteo non era gradito. Questa situazione è stata oggetto di duro confronto nel programma di Giletti. Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede - afferma Olanda - dopo le rivolte nelle Carceri, i numerosi detenuti inviati in detenzione domiciliare e gli avvisi di garanzia recapitati in modo anomalo alla Polizia Penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere, si sarebbe dovuto dimettere e invece è rimasto attaccato alla sua poltrona. L’attuale Governo – conclude Olanda – si è rivelato un fallimento, soprattutto in tema di carceri e sicurezza. Siamo vicini al Conduttore Massimo Giletti e al Giudice Nino Di Matteo che certamente continueranno a non piegarsi davanti alle minacce.

Roma, 10 agosto 2020

Last modified on Lunedì, 10 Agosto 2020 09:17
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