“Condividiamo le riflessioni del Ministro della Giustizia Marta Cartabia sul superamento dell’idea del carcere come unica effettiva risposta al reato: il carcere come extrema ratio”. A dichiararlo è il Presidente del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) Alessandro De Pasquale dopo aver ascoltato le parole del Ministro all’audizione alla commissione Giustizia della Camera sulle linee programmatiche del dicastero. “Questo ambizioso piano - continua il sindacalista - non può però essere attuato senza il necessario coinvolgimento della polizia penitenziaria che dovrà assumere in concreto il ruolo di polizia specializzata nell’esecuzione e controllo di tutte le misure alternative alla detenzione”. “Il Corpo - afferma De Pasquale - necessità di una riforma proiettata all’ampliamento dei compiti istituzionali, mettendo al centro non solo il carcere ma , soprattutto, le misure alternative, così da creare un corpo di polizia della giustizia altamente specializzato”. Secondo De Pasquale la riforma dovrà mettere al centro anche la formazione e l’aggiornamento del personale, elementi necessari per poter svolgere al meglio le proprie funzioni di polizia dello Stato specializzata. “Auspichiamo- conclude De Pasquale - che il neo Ministro della Giustizia inserisca tra le priorità anche la polizia penitenziaria, un’istituzione che non può più essere considerata “accessoria” al sistema penitenziario, alla giustizia e alla sicurezza del paese”.
Roma, 19 Marzo 2021