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Covid, Figliuolo esclude Polizia Penitenziaria da “Comparto Sicurezza”

“Con nota del 20 aprile scorso, la struttura di supporto commissariale per l’emergenza Covid19, esclude la polizia penitenziaria dal Comparto Sicurezza prevedendo la profilassi vaccinale in favore della polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco”. A dichiararlo è il Presidente del SIPPE Alessandro De Pasquale che scrive immediatamente una nota al Commissario Straordinario Figliuolo ricordandogli che “la forma è sostanza”, specie se è una struttura militare ad adottarla. Nella lettera sindacale, indirizzata anche alla Ministra della Giustizia Cartabia, De Pasquale si dice dispiaciuto che ad escludere la Polizia Penitenziaria siano state figure militari che dovrebbero conoscere le quattro forze di polizia ad ordinamento civile e militare. “Non sta a noi - afferma De Pasquale - a dover spiegare l’importante ruolo svolto dalle donne e dagli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria, impegnate giornalmente in attività di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria e, più in generale, al mantenimento della sicurezza dell’Italia. La legge è molto chiara, basterebbe leggerla anche per non vanificare i principi di cui all’articolo 97 della Costituzione”. La polizia penitenziaria - afferma De Pasquale - non va inserita nei piani vaccinali a tutela “detenuti” ma in quello del Comparto Sicurezza così da consentire il vaccino non solo ai poliziotti che lavorano in carcere ma a tutti i 40mila uomini della quarta forza di polizia, quindi anche a coloro che operano nei Ministeri, Procure, Scorte, Dipartimenti, uffici e servizi vari”. “Chiediamo pertanto - conclude De Pasquale - di rivedere il piano indicato nella nota commissariale, inserendo il Corpo di Polizia Penitenziaria”.

Roma, 24 Aprile 2021

Leggi la nota SIPPE

Leggi la nota Commissario

Last modified on Sabato, 24 Aprile 2021 11:55
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