Il SIPPE, Sindacato Polizia Penitenziaria
Roma, 06 Feb. 2024 - Ci sono uomini e donne che ogni giorno ...
Ennesima denuncia del SIPPE e del SINAPPE sulla difficile
In seguito alla sentenza del TAR del Lazio che, valutando ...
Si innalza il tempo minimo di permanenza nella sede di prima ...
Si è svolta nella mattinata odierna, alla presenza della
Redazione

Redazione

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

“Il sindacalista della Uspp, sindacato vicino alla Ugl, durante la trasmissione andata in onda qualche giorno fa su Rai2 ha dichiarato “Se ci scappa il famoso schiaffo di correzione, ben venga”. Lo afferma il Presidente del Sippe Alessandro De Pasquale e già Consigliere Nazionale della Ugl, il quale prende le distanze da tali dichiarazioni, condividendo la posizione della maggioranza dei sindacati che ritengono che un rappresentante della Polizia Penitenziaria non può ammettere l’uso di mezzi o modalità non previste dall’ordinamento penitenziario o dalla legge in generale. Questi comportamenti, se conosciuti – dichiara il Sippe – devono essere subito denunciati alle autorità competenti. Il Corpo di polizia Penitenziaria – sottolinea De Pasquale - è un’istituzione sana e rispettosa del difficile compito assegnato dalla Costituzione. Il leader della Ugl Francesco Paolo Capone, qualche mese fa dichiarò che la Ugl ha scelto la USPP per tutelare gli agenti della Polizia Penitenziaria, tuttavia - auspico che l’importante confederazione- conclude De Pasquale - dia un segnale forte prendendo le distanze dalle improvvide dichiarazioni del sindacalista della USPP che, a quanto pare, non sembrerebbero in linea con il mandato istituzionale delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria. Secondo la USPP il loro dirigente non voleva dire ciò che ha detto, rimane però il fatto che le dichiarazioni sono state rese pubblicamente con grave pregiudizio all’immagine dell’importante ruolo della Polizia Penitenziaria”.

Roma 5 marzo 2019 - In data odierna sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica – IV^ Serie Speciale concorsi ed esami, due concorsi pubblici per il reclutamento di complessivi n. 754 allievi agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria del ruolo maschile e femminile:

- Concorso pubblico per esame per n. 302 posti (226 uomini; 76 donne)di cui n.2 posti (uno maschile ed uno femminile) riservati a coloro che sono in possesso dell’attestato di bilinguismo (lingua italiana e tedesca) per l’assegnazione agli istituti penitenziari della provincia di Bolzano, aperto ai cittadini italiani, in possesso dei requisiti prescritti per l’assunzione nel Corpo di Polizia Penitenziaria.

- Concorso pubblico per esami e titoli per n. 452 posti (340 uomini e 110 donne) riservato ai: 

- Volontari in ferma prefissata di un anno VFP1 che sono in servizio da almeno sei mesi alla data di scadenza della domanda di partecipazione al concorso, come volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) ovvero collocati in congedo al termine della ferma annuale, in possesso dei requisiti prescritti per l’assunzione nel Corpo di polizia penitenziaria;

- Volontari in ferma prefissata quadriennale VFP4 in servizio e in congedo in possesso dei requisiti prescritti per l’assunzione nel Corpo di polizia penitenziaria.

Per la partecipazione al concorso, oltre ad aver superato gli anni diciotto e non aver compiuto e quindi superato gli anni ventotto, è necessario aver conseguito un diploma di istruzione secondaria superiore per il concorso di cui alla lettera A) e di istruzione secondaria di primo livello per il concorso di cui alla lettera B). La domanda di partecipazione al concorso deve essere redatta ed inviata esclusivamente con modalità telematiche, compilando l’apposito modulo entro trenta giorni decorrenti dal giorno successivo a quello della pubblicazione del presente bando.

Roma, 3 marzo 2019 - Occorre con estrema urgenza un intervento del Ministro della Salute e del Ministro della Giustizia sulla cattiva gestione della Sanità nel Pianeta Carcere. Purtroppo, il passaggio della Medicina penitenziaria dal Ministero della Giustizia al Ministero della Salute si sta rilevando problematico in molti Istituti penitenziari.

Leggi la lettera

Pagina 49 di 59

Contatti

Top