Redazione
Lega esulta per acquisto di 26mila uniformi della Polizia Penitenziaria ma secondo il SIPPE è solo propaganda elettorale
“Siamo moderatamente soddisfatti per l’acquisto di almeno 26mila uniformi ma il numero non è sufficiente per soddisfare totalmente le esigenze operative di circa 38mila poliziotti penitenziari” Lo dichiara in una nota Carmine Olanda Segretario Generale del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria). Il Sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone - afferma Olanda - si ritiene soddisfatto per lo stanziamento di 4.635. 000 euro per provvedere al rinnovo delle uniformi e al vestiario mancante per la Polizia Penitenziaria ma la somma stanziata non è assolutamente sufficiente neanche per l’acquisto delle scarpe. Vorremmo sapere a questo punto - continua Olanda - dove Morrone riuscirà ad acquistare, con circa 150 euro (spesa per ogni agente) tutto il vestiario in dotazione ai poliziotti e necessario per svolgere dignitosamente i compiti istituzionali. Siamo quindi soddisfatti a metà - conclude il sindacalista - perché il sedicente Governo del cambiamento ha almeno dimostrato un minimo di impegno che sembra trasformato in propaganda elettorale che non risolve i problemi della Polizia Penitenziaria. Roma 25 gennaio 2019
Caserme agenti: "Necessario intervento Ministro Bonafede"
Orario di servizio e orario di lavoro presso la sede Dipartimentale. Convocata riunione il 29 gennaio
Nuovo sistema GUS Web
De Pasquale (SIPPE): “basta chiacchiere sulla morte dell’agente Sissy Trovato Mazza, ora vogliamo conoscere la verità, non credo al suicidio”.
“A gran voce, solo dopo la sua morte dopo due anni di coma, il mondo politico chiede di far luce sul caso Sissy Trovato Mazza, agente di Polizia Penitenziaria ferita da un colpo d’arma da fuoco in circostanze ancora oscure”. Lo afferma il Presidente Nazionale del Sindacato Polizia Penitenziaria (SIPPE) Alessandro De Pasquale il quale, sin dall’inizio, non ha mai creduto al tentato suicidio della ragazza che ha conosciuto personalmente. Secondo De Pasquale è necessario indagare a 360 gradi sull’accaduto, dai primi istanti; le indagini devono ripartire dunque da quell’ascensore, dalle tracce rinvenute sul suo corpo, sul posto e nei luoghi immediatamente attigui, ai piani superiori di quel padiglione ospedaliero in prossimità dell’ascensore dove è stata trovata; le testimonianze delle persone che per ultime l’hanno vista negli istanti precedenti, ed il controllo delle telecamere di sorveglianza. Non sono sufficienti le condoglianze dei politici, ora occorre rimboccarsi le maniche e cercare la verità, altrimenti sarebbe una sconfitta per la giustizia Italiana; conclude De Pasquale.