Il SIPPE, Sindacato Polizia Penitenziaria
Roma, 06 Feb. 2024 - Ci sono uomini e donne che ogni giorno ...
Ennesima denuncia del SIPPE e del SINAPPE sulla difficile
In seguito alla sentenza del TAR del Lazio che, valutando ...
Si innalza il tempo minimo di permanenza nella sede di prima ...
Si è svolta nella mattinata odierna, alla presenza della
Redazione

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Il SIPPE, il 30 aprile scorso, scrive al Capo del DAP segnalandogli il fatto che il Provveditore del Lazio non intende far rientrare presso i Nuclei alcune unità che erano effettivi da anni presso il Nucleo di Roma, di Viterbo ed altri ancora. Nelle motivazioni più volte rappresentate alle OO.SS. viene riferito di un accordo avuto in sede di contrattazione sindacale, accordo che di fatto tutte le sigle interessate stanno negando e di cui non si ha nessuna prova.

Leggi la nota del SIPPE

Disposizioni in materia di istituzione delle sezioni di polizia giudiziaria del Corpo di polizia penitenziaria, di servizi centrali di polizia giudiziaria del Corpo di polizia penitenziaria, di utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto da parte del Corpo di polizia penitenziaria, nonché di istituzione di un Nucleo di polizia penitenziaria presso ogni tribunale di sorveglianza.

Leggi la proposta di legge

Guarda l’intervista su Video Regione del Segretario Provinciale Si.P.Pe. Salvatore La Rocca.

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Nel pomeriggio del 18 Aprile 2019 Papa Francesco ha celebrato la SS. Messa “in Coena Domini” presso il Penitenziario di Velletri seguendo il rito religioso del lavaggio dei piedi a 12 detenuti. Il Santo Padre è stato accolto dalla Direttrice Maria Donata Iannantuono, dalla Vice Direttrice Pia Palmeri, dal Comandante della Polizia Penitenziaria Maria Luisa Abbossida, dagli Agenti della Polizia Penitenziaria, Educatori, medici, infermieri, insegnati, volontari Art.17 e dal cappellano don Franco Diamante. A darne notizia sono i Sindacalisti del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda e Ciro Borrelli che ringraziano pubblicamente il Santo Padre per avere scelto il difficile Penitenziario di Velletri per la celebrazione della SS. Messa “in Coena Domini”. Imponenti le misure di sicurezza messi in atto dalla Polizia Penitenziaria coordinata dal Comandante Maria Luisa Abbossida in stretta collaborazione con le altre forze dell’ordine e la Gendarmeria Vaticana. Il Santo Padre prima di iniziare la celebrazione della SS. Messa - affermano i sindacalisti - ha voluto incontrare una parte di detenuti - sex offender -, precauzionali e di alta sicurezza per un breve saluto. La celebrazione della SS. Messa “in Coena Domini” con il lavaggio dei piedi ai 12 detenuti si è tenuta nel locale Teatro del Penitenziario dedicato a Enzo Tortora ed erano presenti oltre 200 detenuti. Come Sindacato – commentano i sindacalisti – Ci congratuliamo con il Direttore del Penitenziario Maria Donata Iannantuono e con il Comandante Maria Luisa Abbossida per avere coordinato in modo esemplare tutte le attività messe in atto nel Penitenziario e soprattutto con tutti gli Agenti della Polizia Penitenziaria che ancora una volta hanno dimostrato elevata capacità professionale, rinuciando anche al proprio riposo settimanale e rimanendo in servizio oltre il proprio orario di lavoro ordinario. La visita del Santo Padre al Penitenziario di Velletri e’ stata voluta dal Vaticano strettamente riservata e mirata alla funzione religiosa e non per saluti o incontri con le varie Autorita’, infatti, oltre al personale operante nel carcere non era presente nessuna altra Autorita’, compreso tutti gli organi di stampa esterni dal Vaticano. La SS. Messa “in Coena Domini” è stata trasmessa in diretta TV sul canale TV2000, oltre ad essere seguita in un max schermo dai famigliari del personale autorizzati ad accogliere il Santo Padre nel piazzale antistante del carcere. Durante tutta la fase della celebrazione, tutti i detenuti - compreso quelli rimasti nelle proprie celle per motivi di mancanza di spazio nel Teatro - hanno tenuto un comportamento sano e rispettoso, senza creare nessun tipo di evento critico. Auspichiamo - concludono Olanda e Borrelli - che il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede prenda esempio dal Santo Padre che, nonostante i suoi numerosi impegni religiosi e quelli di capo di Stato, riesce sempre a stupire tutti. Il nostro Ministro Bonafede ancora non conosce il carcere di Velletri, nonostante sia stato più volte invitato dal Sippe, viste le continue segnalazioni di eventi critici che spesso pregiudicano l’ordine e la sicurezza.

Roma, 19 Aprile 2019

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