Il SIPPE, Sindacato Polizia Penitenziaria
Roma, 06 Feb. 2024 - Ci sono uomini e donne che ogni giorno ...
Ennesima denuncia del SIPPE e del SINAPPE sulla difficile
In seguito alla sentenza del TAR del Lazio che, valutando ...
Si innalza il tempo minimo di permanenza nella sede di prima ...
Si è svolta nella mattinata odierna, alla presenza della
Redazione

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I poliziotti penitenziari della Casa Circondariale di Viterbo non ce la fanno più a subire continue aggressioni da parte dei detenuti; l’ultima, avvenuta qualche giorno fa a seguito della quale tre agenti sono finiti in ospedale; nei prossimi giorni gli agenti del mammagialla starebbero organizzando l’astensione dalla mensa e dal servizio bar interno. Lo rendono noto i sindacalisti del Si.P.Pe. - Sindacato Polizia Penitenziaria, Antonio Muzzi e Felice Maffettone che chiedono a gran voce l’invio di poliziotti penitenziari, un’organizzazione del lavoro più equa e strategica ma, sopratutto, di essere dotati del Taser. "La situazione nelle carceri italiane è delicata e preoccupante, tanto che il Si.P.Pe., nei prossimi giorni, invierà una nota all’amministrazione Penitenziaria e al sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone con la quale chiederà di adottare soluzioni politiche concrete contro il sovraffollamento, la carenza di personale e di valutare se sia arrivato il momento, viste le aggressioni continue, di dotare anche la polizia penitenziaria del Taser.

Roma, 17 giugno 2019

Giungono notizie di una probabile rivolta in atto all'interno del carcere di Poggioreale. Oltre 300 detenuti avrebbero distrutto il padiglione Salerno. I detenuti starebbero minacciando gli agenti di polizia penitenziaria in servizio nelle sezioni detentive con i piedi di legno dei tavoli e manici di scope. Sembra che stessero protestando per sollecitare il ricovero di un detenuto con la febbre. “Credo sia giunto il momento che il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede faccia qualcosa per il sistema penitenziario italiano ormai decisamente fallimentare”. Lo dichiara, in una nota, Alessandro De Pasquale - Presidente Nazionale Sippe “Gli eventi critici all’interno delle carceri - afferma De Pasquale - non sembrano cessare, i poliziotti penitenziari lavorano in condizioni disumane, in luoghi fatiscenti e rischiano giornalmente la loro vita; credo sia arrivato il momento di dotare la polizia penitenziaria del teaser”. Il Si.P.Pe. chiede inoltre più uomini e donne della polizia penitenziaria e che si proceda ad assunzioni anche attraverso lo scorrimento delle graduatorie.

Segreteria Generale Si.P.Pe

“Destinata ad aumentare la carenza di personale di polizia penitenziaria presso le carceri della Sicilia se il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, attraverso un piano di assegnazioni e trasferimenti, non provvederà ad inviare un rilevante numero di poliziotti penitenziari, in particolare nell'istituto penitenziario di Trapani dove da qualche giorno il personale ha attuato anche la protesta dell'astensione dalla mensa". A dichiararlo è il Presidente del Si.P.Pe. Alessandro De Pasquale che, in particolare sulla Sicilia, chiede anche maggiore attenzione ai componenti della Commissione nazionale sulle piante organiche istituita presso il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. Purtroppo - afferma De Pasquale - la legge Madia ha ridotto drasticamente gli organici della Polizia Penitenziaria con conseguenze devastanti sulle attività istituzionali e sui diritti dei poliziotti penitenziari che, oltre ad operare in ambienti fatiscenti, sono spesso costretti a rinunciare a riposi e ferie e ad un maggior carico di lavoro. La carenza di personale - aggiunge il sindacalista - non riguarda solo il carcere di Trapani ma anche diversi istituti penitenziari della Sicilia. E basta affermare che la carenza si registra solo al nord Italia perchè negli ultimi anni starebbe diventando una triste realtà anche nel centro sud. Il Si.P.Pe. quindi chiede un intervento concreto dal parte del Ministro della Giustizia attraverso massicce assunzioni, nuovo decreto sulle piante organiche e piani di mobilità che accertino in concreto le reali esigenze.

Lunedì scorso sono stati già notificati i primi ricorsi al TAR Lazio per l’accertamento del diritto alla decorrenza giuridica della nomina secondo la tempistica stabilità dal decreto ministeriale 554/1995 e quindi a partire da mese di gennaio 2011; nonché del diritto al risarcimento dei danni subiti e subendi come conseguenza del ritardo, con consequenziale condanna delle Amministrazioni intimate a risarcire il danno. In subordine, per equivalente, tramite il pagamento delle relative differenze retributive, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria, da gennaio 2011 all’effettivo soddisfo.

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