Il SIPPE, Sindacato Polizia Penitenziaria
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Si è svolta nella mattinata odierna, alla presenza della
Redazione

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“La campagna elettorale è finita, adesso il Governo Conte convochi subito i sindacati delle forze di polizia per aprire ufficialmente le trattative per la definizione del nuovo contratto per il triennio 2019-2021”. Lo dichiara Alessandro De Pasquale Presidente del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria). “Il Governo giallo/verde - afferma De Pasquale - non sembra abbia messo in cima alle sue priorità il comparto difesa e sicurezza mostrando, come i precedenti governi, lentezza nel rinnovare il contratto e risolvere i problemi del settore”. “Il Si.P.Pe. - conclude il sindacalista - chiede quindi di far partire le trattative nonché un maggior impegno economico per le Forze Armate e di Polizia”.

Roma, 10 giugno 2019

Come è noto, il riordino delle carriere, decreto legislativo 95/2017, all’articolo 45 comma 2, ha previsto una misura di sostegno per i percettori di redditi inferiori a 28000 euro annui. Tale misura si realizza attraverso un sistema di defiscalizzazione percentuale delle indennità di natura fissa e continuativa. Gli importi stanziati sono posti in maniera via via decrescente (53,1 milione di euro per l’anno 2018 fino ad arrivare a 15 milioni di euro a partire dal 2026) e sono suddivisi sugli aventi diritto annualmente individuati fra gli appartenenti alle forze di polizia e alle forze armate. Per l’anno 2018 (anno di imposta 2017) sono stati individuati 99156 percettori di un reddito annuo inferiore a 28000 euro (il dato è riferito al C.U. 2018). In ragione di ciò “l’imposta lorda determinata sul trattamento economico accessorio, comprensivo delle indennità di natura fissa e continuativa corrisposte al personale del comparto sicurezza e difesa, è ridotta per ciascun beneficiario dell’importo massimo di 535,50 euro”.

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