Il SIPPE, Sindacato Polizia Penitenziaria, ha appreso da poco che presso il carcere di Udine nella mattinata odierna tre colleghi della Polizia Penitenziaria sarebbero finiti al Pronto Soccorso dopo aver subito un'aggressione da parte di un detenuto. Il poliziotto che ha subito il maggior danno fisico è un ispettore che ha ricevuto una “pugnalata” sferrata dal ristretto utilizzando un manico di scopa, colpendolo al volto e raggiungendo quasi la giugulare, tanto che si è reso necessario l’intervento in maxillofacciale, prognosi ancora da definire.
Uno degli altri due colleghi hanno una prognosi di sette giorni mentre il terzo ancora in via di accertamenti. Anche nella serata di ieri un altro agente sarebbe finito al pronto soccorso dopo essere stato colpito al busto con violenza da un oggetto lanciato da un detenuto.
“La situazione all'interno del carcere di Udine è grave, sono a rischio costante i poliziotti, a seguito delle continue aggressioni da parte di soggetti problematici”. Lo dichiara il segretario Generale del Sippe Carmine Olanda che aggiunge: “Denunciamo ormai numerosi accessi al pronto soccorso da parte degli operatori penitenziari a causa delle diverse aggressioni che stanno subendo continuamente”. “Il personale della Casa Circondariale di Udine - continua Olanda - è sottoposto a continue pressioni psicologiche dovute agli orari di lavoro che sono quasi sempre di 8 ore e anche a volte di più, tenendo conto che spesso i posti di servizio sono accorpati, venendo quasi certamente a mancare quelli che dovrebbero essere i livelli minimi di sicurezza concordati”. Secondo il Sippe la situazione all’interno del carcere di Udine è insostenibile a causa della GRAVISSIMA carenza di personale, che non fa altro che mettere a rischio la propria vita; questi pochi agenti devono amministrare una popolazione detenuta di numero superiore alla capienza prevista.
“È giunto il momento - conclude Olanda - di avvicendare i vertici de carcere di Udine perché è inammissibile quanto accaduto che sembra ormai all’ordine del giorno”.
Roma 15.04.2024
Ufficio Stampa Sippe