INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL SIPPE ALESSANDRO DE PASQUALE
IL MAGISTRATO STEFANO CARMINE DE MICHELE A CAPO DEL DAP
Roma, 27.05.25 - Il Si.P.Pe è il Si.N.A.P.Pe salutano con rispetto e fiducia la nomina, avvenuta ieri in seno al Consiglio dei Ministri, del dott. Stefano Carmine De Michele a nuovo Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Magistrato di lungo corso, già Presidente del Tribunale di Tivoli e attualmente Direttore Generale delle Risorse Materiali e delle Tecnologie del Ministero della Giustizia. Il dott. De Michele porta con sé una solida esperienza istituzionale e una profonda conoscenza delle dinamiche della giustizia. Il contesto storico in cui il dott. De Michele assume questo prestigioso incarico è tra i più delicati degli ultimi anni. Il sistema penitenziario attraversa una fase complessa, segnata da emergenze operative, criticità strutturali e da un crescente bisogno di riforma. Siamo certi che le Sue competenze, unite a una visione amministrativa matura e consapevole, potranno rappresentare una guida sicura per avviare, insieme alle organizzazioni sindacali, un percorso di rinnovamento e riqualificazione del sistema penitenziario.
Nel salutare con favore questo importante avvicendamento, esprimiamo un sentito ringraziamento alla dott.ssa Lina Di Domenico per l’equilibrio e la professionalità dimostrati nei cinque mesi di reggenza, svolti con dedizione e senso istituzionale. Ella ha saputo caratterizzare il proprio incarico di azione e confronto, non lesinando un dialogo continuo con le parti sociali.
L’auspicio è che il nuovo Capo del DAP convochi sin da subito le organizzazioni sindacali rappresentative del Corpo di Polizia Penitenziaria al fine di avviare un confronto e condividere le priorità che caratterizzeranno il suo mandato.
La Segreteria Generale
MANCATO SCORRIMENTO GRADUATORIA CONCORSO 2568 ALLIEVI AGENTI POLIZIA PENITENZIARIA
Mancato scorrimento graduatoria Concorso 2568 allievi agenti Polizia Penitenziaria. Decreto del 6 marzo 2024.
PCD Mobilità: work in progress!
Si è tornati a confrontarsi sul tema della mobilità ordinaria e delle modifiche al PCD che ne regola tempi, criteri e punteggi. Ancora una volta - in ottica costruttiva – è stata rappresentata la perplessità sul testo anche a fronte delle limature conseguenti all’ultimo incontro. Nella visione dell’Amministrazione resta in piedi l’inserimento della fattispecie della mobilità nazionale verso i NUCLEI (esclusi i nuclei locali) prevedendo anche punteggi aggiuntivi per coloro che sono in possesso della patente del Corpo e di alcuni attestati specifici. Tale progetto, allo stato attuale, non appare percorribile per Il Si.N.A.P.Pe e per il Si.P.Pe., almeno fino a quando non si sarà fatta chiarezza su molti aspetti concorrenti, soprattutto relativamente alla sorte del personale attualmente impiegato in detto settore. Bisogna evitare che venga a crearsi per il futuro un ibrido in cui convivano posizioni amministrative differenti anche in termini di durata dell’incarico. Contrarietà si è espressa sui punteggi aggiuntivi che potrebbero determinare iniquità nelle pari opportunità. Non convince nemmeno il progetto dell’Amministrazione di consentire al solo personale “specializzato” di rientrare nella sede di specializzazione a seguito di promozione al ruolo superiore ottenuta con concorso interno. La restituzione alla sede di provenienza, in caso di concorso interno, deve essere a questo punto garantita a tutto il personale di polizia penitenziaria, per evitare la creazione di inique sacche di riserva di cui nemmeno si conosce la reale portata. Tale richiesta, evidentemente ha carattere provocatorio (per gli effetti di stallo che si creerebbero sulla mobilità ordinaria), ma lascia intendere la volontà del Si.P.Pe e del Sinappe ad un approccio che sia il più equo possibile, a salvaguardia delle pari opportunità.
Il tutto è ancora work in progress!
La Segreteria Generale
EX COMANDANTE DEL CARCERE DI NUORO VINCE CONTRO IL DAP CHE GLI AVEVA REVOCATO L’INCARICO. VIENE RISARCITA DEL DANNO
Il Consiglio di Stato dà ragione alla Dottoressa Manuela Cojana, Dirigente Aggiunto di Polizia Penitenziaria, a cui era stato tolto l’incarico di comandante del super carcere di Nuoro per non meglio specificate inefficienze relative all’organizzazione del lavoro e non corretta gestione dei servizi del reparto, nonché su un abnorme aumento di assenza per malattia tra il personale. Secondo il CdS, questo motivo è ingiustificato e non è sufficiente a sorreggere la revoca del comando, pertanto la Dirigente, che nel frattempo subisce diversi provvedimenti di demansionamento e di distacco in diversi istituti della Sardegna, subendo anche un procedimento disciplinare annullato dal CdS, viene risarcita per 12 mila euro e spese legali per 8 mila euro. Illegittimi quindi tutti i provvedimenti contro di lei, a partire dalla revoca dell’incarico di comandante del super carcere di Badu 'e Carros. Secondo il consiglio di Stato, sussistono tutti i presupposti (condotta, colpa, nesso di causalità, evento dannoso) per condannare il Ministero della giustizia al risarcimento del pregiudizio patito dal Dirigente Aggiunto di Polizia Penitenziaria. Nella foto: Manuela Cojana
ILLEGITTIME, PER CONTRASTO CON LA COSTITUZIONE E CON LE FONTI EUROPEE, LE NORME CHE DISTINGUONO SECONDO IL GENERE I POSTI DA METTERE A CONCORSO PER LA QUALIFICA DI ISPETTORE DI POLIZIA PENITENZIARIA
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 181, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 44, commi da 7 a 11, del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, dell’allegata Tabella 37 e della Tabella A, allegata al decreto legislativo 30 ottobre 1992, n. 443, nella parte in cui distinguono secondo il genere, in dotazione organica, i posti da mettere a concorso nella qualifica di ispettore del Corpo di Polizia penitenziaria.
RICCARDO TURRINI VITA NUOVO GARANTE NAZIONALE DEI DIRITTI DELLE PERSONE PRIVATE DELLA LIBERTÀ PERSONALE”.
“Per alcuni manca la terzietà, per noi l’uomo giusto al posto giusto” Riccardo Turrini Vita è stato nominato dal Governo – su proposta del Ministro della Giustizia Carlo Nordio – come nuovo Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale”.
Una carica ricoperta da una persona di elevata cultura, grande esperienza e particolare sensibilità per il mondo carcerario, nonché conoscitore del difficile compito istituzionale delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria.
Un augurio di buon lavoro al Garante giunge da Alessandro De Pasquale - Presidente SIPPE e dal Segretario Generale Sippe Carmine Olanda.