Partenza 178° corso di formazione per ALLIEVI AGENTI
È di queste ore la notizia dell’avvio del 178° corso di formazione per allievi agenti di Polizia Penitenziaria; corso che si svolgerà con tutte le cautele imposte dal particolare momento storico. Proprio per contenere al massimo la mobilità sul territorio, i corsisti saranno a breve convocati presso l’Istituto Penitenziario più vicino alla propria sede di residenza per l’espletamento delle formalità di rito. Subito dopo le festività, divisi in tre gruppi, si dovranno presentare presso la scuola di formazione a cui ognuno sarà stato assegnato. I tre gruppi (formati da 314+314+313 unità) partiranno in due scaglioni: Gruppi A e B raggiungeranno le scuole l’11 gennaio; il gruppo C partirà il 25 gennaio. Si vuole in questo modo ulteriormanete limitare i contatti interpersonali. Le 941 unità totali saranno spalmate su tutte le scuole di formazione del Corpo: Cairo Montenotte – Catania – Parma – Portici – Roma – Sulmona – Verbania e Castiglione delle stiviere. Al nuovo contingente il Si.P.Pe formula i migliori auguri per questa nuova e significativa avventura professionale.
Roma, 10 dicembre 2020
SIPPE: “Federica D’Amore, nominata componente del CPO”
Questa nomina è stata fortemente voluta dal Presidente de SIPPE Alessandro De Pasquale e dal Segretario Generale del #Sinappe Roberto Santini. Federica D'Amore, laureata in Scienze Giuridiche e laureanda nei prossimi giorni in giurisprudenza, è un ispettore superiore della polizia penitenziaria in prima linea nei reparti detentivi ed è anche responsabile del Coordinamento Donne #SIPPE ; una donna che si è sempre battuta per i diritti delle donne e per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione ancora esistenti nel Corpo di Polizia Penitenziaria.
Roma, 26 novembre 2020
De Pasquale (SIPPE): “senza un progetto chiaro, la Polizia Penitenziaria rischia il declino”
“Sono preoccupato perché non vedo un progetto chiaro da parte del Dap che delinei un futuro roseo per la polizia penitenziaria”. Lo dichiara Alessandro De Pasquale, Presidente del SIPPE Sindacato Polizia Penitenziaria che aggiunge: “Da 30 anni a questa parte politici e governi, succedutisi nel tempo, non sembra abbiano mai voluto mettere mano ad una riforma epocale per la polizia penitenziaria che elimini, tra le altre cose, la subordinazione gerarchica con magistrati fuori ruolo e direttori penitenziari, i cui autorevoli profili professionali sono inconciliabili con un corpo di polizia che ha funzioni di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria”. “Si tratta di una stortura - aggiunge De Pasquale - che deve essere profondamente rivista e in questo, i sindacati della polizia penitenziaria dovrebbero essere uniti e non essere concorrenti tra loro”. “Noi del SIPPE - conclude De Pasquale - ci battiamo da sempre per creare le condizioni di un reale cambiamento per la Polizia Penitenziaria ma per raggiungere questo obiettivo è necessario il consenso dei lavoratori, attori principali di questo cambiamento”.
Roma, 20 novembre 2020
FESI 2020: “Vicina la sottoscrizione della preintesa”
Si è tenuta nella mattinata odierna 19 novembre, con gli ormai consueti sistemi della video conferenza, la riunione, presieduta da DGPR Dott. Parisi, relativa alla bozza FESI 2020. Al fine di non disorientare il personale, cambiando sul finire dell’anno regole che si presumevano attese, ma con l’invito a ragionare per il prossimo anno su un impianto nuovo per struttura e filosofia, l’accordo per l’anno in corso ricalca sostanzialmente quello dell’anno 2019, introducendo tuttavia un doveroso elemento di novità che prevede l’indennizzazione del disagio per coloro che hanno prestato servizio durante le rivolte e per coloro che si sono trovati a gestire a qualsiasi titolo detenuti positivi al Covid. L’importo presunto dovrebbe essere pari a 30 euro per turno. Tale scelta ha inciso profondamente sui fondi a disposizione della contrattazione decentrata che risultano dimezzati rispetto a quelli dell’anno precedente.
La Segreteria Generale SIPPE
Sussidio EAP Covid 19
Carceri, SIPPE: “colloqui siano fatti a distanza”
Il SIPPE ha chiesto il rispetto del DPCM in relazione agli spostamenti per fare visita alle persone detenute in carcere, chiedendo alle amministrazioni interessate di privilegiare per le zone gialle il colloquio a distanza e vietare i colloqui visivi per le zone rosse e arancioni. Tutto questo a tutela della salute pubblica.