La nostra Organizzazione Sindacale contesta con forza i recenti
Il Presidente del Si.P.Pe., Alessandro De Pasquale, racconta ...
ECCO ALCUNE NOVITA’ PER LA POLIZIA PENITENZIARIA 
Il personale appartenente al Corpo di polizia penitenziaria ...

Roma, 15 nov. (Adnkronos) - "Riteniamo che fino a quando non ci sarà il terzo grado di giudizio tutti i poliziotti penitenziari coinvolti debbano essere considerati innocenti. La situazione è stata portata alla stampa in modo totalmente esagerato, al punto da condannare gli agenti a prescindere senza tenere conto che nel carcere di Santa Maria Capua Vetere continuano ad esserci aggressioni e minacce nei confronti dei poliziotti penitenziari. Minacce che però non interessano al garante dei detenuti, che si è solo limitato a descrivere una situazione vista soltanto da immagini che non costituiscono una prova. Basti pensare che addirittura, quando ci sono stati gli arresti, avevano incriminato un collega nemmeno presente durante i fatti e solo perché un detenuto aveva fatto il suo nome". Lo dice all'Adnkronos Alessandro De Pasquale, presidente del SIPPE, commentando il rinvio a giudizio di 108 tra agenti e funzionari dell'amministrazione penitenziaria per il pestaggio nell'istituto di reclusione campano. “Non è che i poliziotti penitenziari sono stati individuati attraverso le immagini - sottolinea il sindacalista - La maggior parte è stata citata proprio da alcuni detenuti. Soggetti che hanno un risentimento verso la forza di polizia in generale e verso alcuni agenti penitenziari che magari qualche giorno prima non gli hanno concesso qualcosa all'interno dell'istituto. Siamo fiduciosi nella magistratura, ma tutto quello che si è detto su questi poliziotti penitenziari è esagerato, a cominciare da quanto scritto sui social in merito dallo stesso garante dei detenuti. Per poter conoscere i fatti bisognava esser presenti, non basarsi su immagini nemmeno chiare o su dichiarazioni fatte da detenuti. Certamente i poliziotti non sono stati tutti corretti, ma non possiamo giudicare tutto un Corpo sulla base di azioni fatte da alcuni".

(Sil/Adnkronos)

ISSN 2465 - 1222

15-NOV-21 13:11

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Roma, Novembre 2021: Sul sito del Ministero della Giustizia è stato pubblicato il PDG 11 novembre 2021 del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Direttore Generale del Personale e delle Risorse relativo alla dichiarazione dei vincitori e delle vincitrici nel concorso interno a complessivi 691 posti (606 uomini, 85 donne) per la nomina alla qualifica iniziale del ruolo maschile e femminile degli ispettori del Corpo di Polizia Penitenziaria. Gli allegati al provvedimento riguardano separatamente le aliquote riservate ai ruoli dei Sovrintendenti e degli Agenti Assistenti, maschili e femminili. La nomina nella qualifica sarà conferita con decorrenza giuridica ed economica dal giorno successivo alla data di conclusione del corso di formazione, della durata di sei mesi, secondo l’organizzazione che sarà disposta dalla Direzione Generale della Formazione.

Qui i link https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_6_1.page?facetNode_1=5_6&facetNode_2=5_0_43&contentId=SCE272930

Roma, 19 settembre 2021: il SIPPE, dopo le continue aggressioni in carcere, scrive al Ministro della Giustizia e propone di modificare l’articolo 336 del codice penale, prevedendo un aggravante speciale, quindi un inasprimento della pena, per chiunque usa violenza o minaccia al Poliziotto Penitenziario all’interno di una struttura detentiva.

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Roma, 31 Agosto 2021- Considerata la singolare decisione di equiparare le mense di servizio ai ristoranti, il Dap dovrà anche rigorosamente adeguarsi alle rigide norme igienico sanitarie previste per il settore della ristorazione, in caso contrario dovrà trovare soluzioni adeguate affinché il personale sprovvisto di Green Pass possa usufruire del servizio MOS in condizioni di salubrità.

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“Il Dipartimento non può obbligarci ad usufruire di un servizio (obbligatorio) come le mense in mezzo ai cortili ed in condizioni poco salubre. Se il Dap non è in grado di garantire salubrità, sostituisca il pasto con il buono pasto, almeno fino a quando non si metterà in regola con le norme igienico sanitarie. Lo afferma Alessandro De Pasquale Presidente del SIPPE.

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Roma, 27 agosto 2021 - Il SIPPE ha diffidato e messo in mora il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro della Giustizia ed il Capo del Dap, per violazioni ai diritti fondamentali delle donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria. È la seconda diffida che va al Governo dopo quella del Sindacato dei Carabinieri Unarma. Secondo il Presidente del SIPPE Alessandro De Pasquale, “il green pass finirebbe per costituire un’imposizione, surrettizia e indiretta, di un obbligo vaccinale per quanti intendano circolare liberamente e/o usufruire dei suddetti servizi o spazi. Ne conseguirebbe la violazione della libertà personale, intesa quale legittimo rifiuto di un trattamento sanitario non obbligatorio per legge, o comunque di continue e quotidiane pratiche invasive e costose quali il tampone”.

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Il Presidente del SIPPE Alessandro De Pasquale scrive una lettera al Ministro della Giustizia Cartabia dopo quello che è successo in molti istituti e servizi penitenziari in cui poliziotti sarebbero stati costretti a mangiare in mezzo ai furgoni o per la strada per le rigide norme sul green pass.

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